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Keep calm and drink Champagne: Tutto in una giornata memorabile

Keep calm and drink Champagne: Tutto in una giornata memorabile

Questo virus ha modificato tutte le nostre abitudini e, nonostante ci abbia fatto, e continui a farci soffrire, ha anche enfatizzato le nostre più grandi mancanze.

Una di queste è sicuramente viaggiare.

Mi sono messa quindi nella posizione di chi vorrebbe comunque fare un viaggio in Champagne, con la magica aria del Natale e senza alcun impedimento, concentrando tutto in un giorno da vivere come una favola.

Vi lascio qualche consiglio per godere appieno del vostro tempo e del vostro piacere di essere in una delle terre del vino più belle del mondo.

Sia che arriviate in aereo, treno o auto, la città da cui potete spostarvi meglio verso ogni villaggio agricolo è Reims.

E non perché sia la più vicina, semplicemente perché è la più viva, la più popolosa e quella dove ci sono il maggior numero di locali come bar, ristoranti, brasserie e alberghi.

A Reims ci sono anche le sedi delle più grandi Maison de Champagne e le 5 uniche crayères al mondo, che sono:

Ruinart – Taittinger – Veuve Clicquot Ponsardin – Pommery – Charles Heidsieck 

Si tratta di enormi gallerie sotterranee scavate nel gesso (craie) ai tempi gallo-romani che utilizzarono questa pietra per costruire la città.

Nel corso dei secoli sono servite da rifugi, ripari, nascondigli fino a quando, all’inizio del 1700, Nicholas Ruinart capì che questi cunicoli che si espandevano sotto la città per un totale di circa 200 chilometri, ad una profondità di 25/30 metri, costituivano un luogo perfetto in cui lasciare a maturare le bottiglie di champagne, con luce, temperatura e umidità costanti durante tutto l’anno.

Alcune sono aperte al pubblico, altre invece si possono visitare privatamente solo su appuntamento e solo se si è professionisti del settore.

A proposito, non consiglio mai di andare in Champagne durante i week-end perché molte delle maison e dei vigneron sono chiusi e non potrebbero ricevervi. Dopotutto sono giorni di riposo anche per loro!

Scegliete quindi il vostro Hotel fra le varie possibilità offerte.

Io consiglio, in funzione del budget di spesa:

“Hotel de la Paix”, proprio in centro a Reims, “Holiday Inn ReimsCity Centre”, di fronte all’Hotel de la Paix, con prezzi leggermente più economici.

Oppure, se non avete problemi di costi, andate diretti al “Relais Les Crayères”, dove, all’interno troverete anche un ristorante stellato “Le Parc” e il bistrot altrettanto sorprendente “Le Jardin”.

Una volta posata la vostra valigia, inizierette a godere di una delle più belle visite che potreste fare in 

Champagne:

Le Crayères di Taittinger. La Maison Taittinger fu costruita sulle macerie della basilica di St. Nicaise, distrutta nel diciannovesimo secolo.

Visitando queste gallerie, a mio avviso, le più belle fra le cinque che ho citato insieme a Charles Heidsieck, sembra di sprofondare nel cuore di una Chiesa, con tutta la sacralità che questo comporta.

Ecco che ci si accosta nel silenzio più rigoroso e si ammirano le ripide scale, i soffitti a volta, i fori dai quali gli uomini entravano per prendere il gesso, le pupitres tutte allineate con tantissime bottiglie di “Comtes de Champagne”, la cuvée de préstige de Taittinger, che stanno affinando con ancora gli lieviti nella bottiglia.

Insomma, un mondo magico e incantato come buon auspicio per la notte magica del Natale.

Una volta finita la vostra visita e la degustazione da Taittinger, vi verrà sicuramente fame.

E allora andate immediatamente da Aline e Eric a “Au Bon Manger”, proprio vicino a “Place du Forum”. E’ una gastro omia, ma di quelle belle, piene di cose buone, gustose, rare e curate. Foie gras, un grande assortimento formaggi provenienti da produzioni minuscole, charcuterie di ogni tipo, salmoni canadesi e scozzesi affumicati appositamente per loro. Un piccolo paese del Bengodi.

Aline, inoltre, ha solo vini e Champagne biologici e/o biodinamici e, quando siete da lei, correte il rischio di incontrare un sacco di vignerons produttori perché sono tutti suoi amici.

Nel pomeriggio, dopo aver goduto di queste leccornie, potreste fare un salto al nr. 5 “Rue Coquebert”, sempre a Reims. Previo appuntamento, potete fare una visita privata alla magnifica “Maison Krug” e godere di una delle sue mitiche cuvée ascoltando della musica appositamente scelta. Infatti è da un po’ di tempo che Krug propone, in base alla composizione dei propri Champagne, dei brani sapientemente studiati e, fra una Grande Cuvée, un Vintage e un Collection, il fisico e lo spirito si ritemprano in un batter d’occhio ammirando la parete colorata con le innumerevoli bottiglie utilizzate nell’assemblaggio della Grande Cuvèe. Krug è tutto un mondo a sé.

Usciti da quella magia, facendo solo due passi, possiamo entrare in un’altra dimensione incantata e visitare, proprio nella via lì dietro, la “Maison Roederer”, quella che produce il mitico Cristal.

La sede è un insieme di tante costruzioni con cortili adiacenti e corridoi sontuosi che portano da una parte all’altra dell’edificio. Qui l’atmosfera è fin più seria e compressa rispetto a Krug, ma solo osservando le pareti colme delle grandi bottiglie di cristallo, agghindate con etichette ed effigi dorate, il sorriso viene spontaneo.

La bottiglia di Cristal (una volta fatta in cristallo trasparente, da qui il nome) è unica al mondo: inconfondibile e inarrivabile, nonostante i tentativi di bieca imitazione. 

Le grandi botti della cantina evocano un passato fatto di bottiglie straordinarie, fasti e cene meravigliose alla corte dei re. Degustare un Cristal, e conoscerne l’evoluzione nel corso dei secoli, è come appropriarsi di un pezzo di storia delle grandi Maison di Champagne. Una meraviglia!

Il pomeriggio è finito e quindi, dopo un breve cambio d’abito in Hotel, possiamo uscire per un aperitivo molto “easy” in uno dei wine bar più in voga degli ultimi tempi: Wine Bar by “Le Vintage” a Place du Forum.

Qui Nicolas e Gilles Papavero, due fratelli di origine italiana, vi faranno assaggiare tra le migliori bollicine francesi di piccoli vigneron ancora sconosciuti e di grandi maison ormai collaudate.

Ma state attenti, perché un bicchiere tira l’altro e bisogna rimanere sobri per la cena, perché voglio portarvi in un posto meraviglioso: il ristorante “Le Parc”, all’interno del Relais Chateaux Les Crayères.

E’ cucina classica francese, lo chef è Philippe Mille, e il servizio è impeccabile. La carta dei vini è lunghissima e non c’è che l’imbarazzo della scelta.

Le sale non sono grandissime e il tavolo più bello è quello situato nel bovindo che si affaccia sul parco, un respiro di grande classe.

Le voci sono tenui e le luci soffuse. I movimenti del maître e dei suoi assistenti sono precisi, diretti e mai affettati.

Il menu “Promenade en Champagne” è un inno all’eleganza e alla grazia dei piatti golosi che si susseguono in modo composto.

Un’esperienza magnifica che sublima tutti i sensi e, nel nostro immaginario, ci fa venire voglia di riprendere a viaggiare, il più presto possibile, per godere di tutte queste meraviglie.

Torniamo a vivere, mondo, e facciamolo con tanto Champagne!

Santé…! 

Articolo e fotografia di Livia Riva

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