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Terry Giacomello

Terry Giacomello

Michelin Starred chef Terry Giacomello, friulano – classe 1969, riconferma la stella per il 2020. Figlio d’arte, da subito si avvicina alla cucina dalla locanda di famiglia, la passione lo porta a fare esperienze in Francia – Brasile – Belgio e in Spagna con il grande

Ferran Adria. Studio e ricerca maniacale lo consolidano, apre un suo ristorante a Parma. Estro – ispirazione – innovazione – avanguardia – originalità – colori – scenografie di abbinamenti inediti e piatti mai rivisitati. Tutto con una brigata ridotta ai minimi termini, inusuale per una cucina Michelin, un team che chef Terry difende e coltiva come fosse il suo orto, con amore e dedizione. Questi gli ingredienti del suo Inkiostro, uno dei ristoranti più in voga degli ultimi anni.

Inkiostro – Parma

Introduzione di Maurizio Pelli Author

Innovazione, creatività e sapori

Terry Giacomello, classe 1969, friulano DOC, dunque mitteleuropeo e cosmopolita per nascita, muove i primi passi “tra i fornelli” a 13 anni nella storica locanda di famiglia, sotto lo sguardo di mamma Wanda – la sua prima maestra dei sapori – che gli insegna i segreti di una cucina semplice ma gustosa. Seguono poi gli studi presso la scuola alberghiera, le stagioni e le prime esperienze professionali. Spinto dalla voglia di provare esperienze internazionali e dalla curiosità di imparare nuove tecniche dai grandi maestri dell’alta cucina, bussa alla porta di alcune delle più importanti cucine del mondo dove viene subito accolto e integrato.

In Francia con Marc Veyrat e Michel Bras, In Brasile al Dom di Alex Atala e Helena Rizzo, in Danimarca al Noma di Rene Redzepi e in Spagna, prima al Mugariz di Andoni Luis Aduriz e poi da quello che lui considera il suo maestro per eccellenza, Ferran Adria di El Bulli. È proprio la Spagna che rivoluziona completamente il modo di pensare la cucina di Giacomello e che radica definitivamente nella mente di Terry la voglia assoluta di studiare, sperimentare, modificare la materia prima per cercare di crearne piccoli capolavori gastronomici. Gli ingredienti diventano fondamentali e così la ricerca di nuovi e insoliti accostamenti.

Dopo il le esperienze con i mostri sacri della cucina internazionale, torna in Italia, a Milano, alla corte di Sergio Mei e del Four Season. Nel 2015 approda ad Inkiostro, e dopo soli quattro mesi, riceve la stella Michelin: Cucina di altissimo livello, dove la selezione di una materia prima eccellente si intreccia a tecniche di avanguardia con il risultato di proporre piatti raffinati e apparentemente essenziali, ma frutto di uno studio e di una conoscenza dei prodotti assoluta.

La sua cucina fatta di prodotti tipici e tradizionali scientificamente proiettati verso l’innovazione, riceve una decisa accelerazione dalla collaborazione con un docente di Chimica e Fisica dell’alimentazione dell’Università di Parma e dalla creazione di un suo orto con particolari erbe aromatiche.

Nella sua cucina si preparano piatti che richiedono anche fino a 18 giorni di preparazione, tra disidratazioni, emulsioni, sotto vuoti, gelatificazioni, abbattimenti e spumantizzazioni; però, se studiate attentamente i suoi menu, vi accorgerete che gli ingredienti usati seguono solo ciò che la natura offre, stagione dopo stagione e soprattutto, che ogni prodotto viene sfruttato al massimo.

“Presentare cose uniche e creare per non annoiare”…questo è il motto di Terry Giacomello, offrire viaggi gastronomici di eccellenza senza dare mai nulla per scontato…

Terry ha un amore sconfinato per il suo lavoro e chiunque possa trovarsi a scambiare due parole con lui, lo capisce subito. È uno chef con

Articolo di Giovanni Panarotto

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