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Photographer CLAUDIO MOLLO

Photographer CLAUDIO MOLLO

MARGAUX: Dove sei nato e cresciuto ?

CLAUDIO: Sono nato all’Isola del Giglio, una piccola isola dell’arcipelago toscano. Dopo i primi anni di vita, la familia si è trasferita a Livorno, città sulla costa nord senpre della Toscana.

MARGAUX: Cosa o chi, ti ha portato a studiare l´arte della fotograa e lo specializzarti poi in gastronomia?

CLAUDIO: Ho studiato arte, a Firenze e più precisamente graca pubblicitaria, comunicazione e fotografía. Ma il mio primo grande amore è sempre stata la fotografía, ancora prima di approdare alla scuola d’arte. Sono sempre stato aascinato dalla luce e dai colori, ed anche dalla tecnica, altro aspetto che io ho sempre seguito molto nei suoi costanti e veloci sviluppi. Dopo alcuni anni, al mio principale lavoro si è aancata l’enogastronomia e il giornalismo specializzato e così ha inizio un lungo camino che ad oggi conta ben 27 anni, nei quali, la comunicazione si è unita al giornalismo e la mia fotografía si è sempre più specializzata nel cibo e nei prodotti alimentari.

MARGAUX: Qual’è la tua losoa culinaria?

CLAUDIO: Conosco molto bene la cucina dell’antica tradizione Toscana: sapori, metodi di cottura e tante altre cose che nel tempo ho ssato nei miei primi libri (ne ho scritti 15). Ho sempre frequentanto chef e cucine, aziende vinicole, produttori ed esperti dei vari settori alimentari. Nel 2003 ho avuto la fortuna di conoscere le prime vere avangiardie culinarie, con la nascita della cucina destrutturata e molecolare a Madrid, partecipando alla prima edizione di Madrid Fusion, bellissimo evento internazionale, dove Ferran Adrià diede inizio alla sua rivoluzione gastronómica. Da allora ho seguito per 10 anni agli sviluppi delle losoe in cucina, dei grandi chef, di tutto il mondo, che avevo il piacere di conoscere e veder cucinare, ascoltando quello che avevano da raccontare sul cibo e sul loro modo di interpretarlo. La mia losofía è quella di trovare in un piatto soprattutto i giusti sapori degli ingredienti, poi l’equilibrio, l’armonia e un pizzico di fantasia. Non approvo gli estremismi culinari ne la banalità nel piatto. Mi piace sia la tradizione che l’innovazione e credo si posa fare un grande lavoro nell’innovare e creare il nuovo, conoscendo bene i sapori dalla tradizione, iniziando proprio da quella.

MARGAUX: Ci dicono quale grado di importanza si portare l´ estética di un presentazione di piatto di un Chef ?

CLAUDIO: L’estetica di un piatto, quale esso sia, è di fondamentale importanza. Il primo impatto è quello visivo e senza dubio questo ricopre un ruolo primario. Poi il piatto dovrà essere anche buono e avere tutti i requisiti che deve avere oltre alla bellezza, ma presentare bene un piatto vuol dire anche valorizzare gli ingredienti che sono stati usati per la sua realizzazione.

Da quello si capisce la cura e professionalità di uno chef. Un buona presentazione, fa capire molto chiaramente anche quanta passione e amore mette lo chef nel suo lavoro. Il valore aggiunto di chi non lavora solo in cucina ma anche nella sua testa e nel suo cuore.

MARGAUX: La Primavera è un momento molto speciale dell’anno. Quali sono i prodotti preferisce durante il periodo?

CLAUDIO: I prodotti freschi e stagionali mi piacciono un po’ tutti. La primavera si presenta con le prime verdure che danno vita a molti piatti, in testa alla classica le tante zuppe che la cucina Toscana ore; ricche, profumate, molto richieste. Le creme, sempre di verdura, abbinate al pesce, ai crostacei, cotti al vapore, o anche crudi. Insomma, la primavera è un periodo importante per produzioni e coltivazioni, per la cucina italiana.

 

MARGAUX: Protesti dirci qualcosa circa il tuo Business di essere un Fotografo e Giornalista, di cibo? Facile? Dicile?

CLAUDIO: Il lavoro per un giornalista esperto nella comunicazione agroalimentare e anche fotografo, non manca, anche se i periodi non sono proprio dei migliori. Sono lavori che, per fortuna, pochi sanno fare e portare avanti in modo professionale. Per me è sempre una grande soddisfazione valorizzare una produzione o un piatto attraverso un immagine e corredarla magari con uno slogan e una comunicazione adeguata. Messaggi concisi, brevi ma ecaci, uniti a immagini mozzaato, che si spiegano da sole. Di quelle che basta guardarle per capire qualità e livello professionale e anche bontà del prodotto fotografato.

MARGAUX: Anno 2017? Un libro?

CLAUDIO: Si, non mi dispiacerebbe mettere in cantiere una nuova pubblicazione, questa volta interamente dedicata ai Formaggi della Toscana, dai famosi pecorini ad altre preziose produzioni realizzate ad arte. Nella regione non mancano vere e proprie eccellenze.

MARGAUX: Un viaggio nel 2017 per la gastronomía e la fotografía? E dove?

CLAUDIO: Mi piacerebbe tornare in Spagna, paese che ho imparato ad amare per i suoi prodotti e anche per la sua gente. Rimasi molto colpito da uno dei miei viaggi fatti nella Spagna del Nord. Da Pamplona al resto dei Paesi Baschi. Passando tra le migliori produzioni di Pimientos, Vino di alcune DO (Rioja, Navarra, ecc) e poi acciughe e tonno del cantabrico. E ancora tanti altri prodotti e modi di lavorarli veramente all’eccellenza. Anche in questo caso, come in Italia, una grande ricchezza di bontà. Vere e proprie miniere “a cielo aperto”, di cose buone. E chiaramente lascio immaginare a chiunque, in uno scenario di questo tipo, le immagini che si potrebbero realizzare tra prodotti, cucina e territorio. Una fusion meravigliosa.

INTERVIEW BY: JOURNALIST MARGAUX

 

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